Tanti modelli, tante marche, tantissime caratteristiche. Scegliere la scarpe da palestra giuste è veramente difficile, vediamo insieme come fare e quali accorgimenti avere.

Prima di scegliere le scarpe più adatte dobbiamo identificare bene la tipologia di attività che andremo a svolgere in palestra. Con il termine palestra indichiamo una categoria che comprende diverse possibili tipologie di allenamento. 

Non dobbiamo assolutamente sottovalutare la scelta delle scarpe da palestra e, se sei arrivato qua, vuol dire che ti sei, correttamente, posto il problema, bene!

 

Per rendere il tutto più chiaro e preciso andiamo quindi a identificare diverse sottocategorie.

 

1. Attività aerobica.

Soprattutto nel periodo invernale molte persone spostano l’attività outdoor in palestra. Mi riferisco a chi predilige attività aerobiche e cardiovascolari, una su tutte, la corsa.

Trovare la scarpa da palestra adatta in questo caso è fondamentale per rendere efficace l’attività, ma soprattutto, per non andare a compromettere l’apparato scheletrico e muscolare.

Tra tutte mi sento di consigliare tre diversi marchi.

Asics, Mizuno e Brooks. Le prime due sono, per mia esperienza diretta, ottime scarpe  da running che trovano un ottimo riscontro anche sui tapis roulant (ricordiamo che corsa outdoor e indoor sono completamente diverse). 

 

2. Body Building.

Categoria molto particolare che necessita di una particolare analisi. Prima di scegliere la scarpa adatta dobbiamo prendere in considerazione è la tipologia di approccio.

Il primo approccio risponde alla tipologia di old school, periodo compreso tra gli albori del BB e la fine degli anni ’90. 

In questo caso possiamo prendere trovare 3 tipologie di calzature. La prima scarpa semplice, a suola piatta e bassa (ad esempio converse), la seconda è la calzatura più naturale, ovvero, scalzi! Chiude l’old school una delle scarpe forse più iconiche degli anni 90 (e non solo), le otomix, scarpa che apprezzo e che continuerò ad apprezzare tantissimo.

La seconda tipologia di approccio, quella che stiamo vivendo ora, è leggermente diversa. 

Si utilizzano ancora scarpe basse a suola piatta, come ad esempio Vans, ma si presta molta più attenzione rispetto a prima. Tra le più utilizzate restano le Otomix e le Ryderwear.

 

3. Funzionale (non CrossFit).

Categoria in continua espansione che si mette in mezzo tra il powerlifter e il fitness. Stimolo isotonico svincolato da attrezzatura “guidata” ma sempre a corpo libero. 

La grande varietà di esercizi costringe l’utilizzo di una scarpa estremamente versatile che si possa adattare ed adeguare ai diversi esercizi (isotonici e cardiovascolari).

Probabilmente un marchio su tutti “domina” questa categoria, la reebook. 

Tra tutti i modelli proposti quelli che si avvicinano di più alla massima versatilità sono le Nano X (e successive) e le Flashfilm Train 2.

Non si fa attendere di certo Nike che da diversi anni tenta di abbattere il dominio Reebook (obiettivo sempre più vicino). Scarpa di punta (con ottimi feedback) è la Metcon 6 (ad oggi) con le sue diverse varianti, come ad esempio le AMP, X e Free.

L’ultimo marchio che andiamo a vedere è il pioniere italiano del cross training (ebbene si). Stiamo parlando di Under Armor, il quale ha accompagnato il lancio del CrossFit in Italia quando solo pochi ne conoscevano l’esistenza.

Ad oggi U.A. si propone sul mercato con il modello TriBase Reign 3. 

 

4. Pesistica e Powerlifting.

Categoria sicuramente più di nicchia che stressa il nostro corpo in maniera assoluta. Proprio per questo motivo è di fondamentale importanza la scelta dell’attrezzatura e, si, le scarpe in questo caso sono di primaria importanza.

In queste discipline una scarpa non adatta potrebbe comportare seri rischi alla propria salute.

Materiali, disegno, struttura, angolazione sono tutte caratteristiche fondamentali.

Ho avuto il piacere di provarle e sono davvero “magiche”: le Adidas Power Perfect 2. In alternativa Adidas ci mette a disposizione altri modelli dedicati come, per esempio le Powerlift 3.

Nike partecipa attivamente alla corsa e propone le Savaleos, probabilmente modello di punta di Nike per questa disciplina. 

Un terzo marchio, meno conosciuto ma, a parer mio, incredibilmente forte nel mondo del PL è SBD che stupisce con una eccezionale qualità dei materiali e un’ottima calzata.

La scarpa si chiama SABO ed è disponibile in più varianti (powerlifting e deadlift).

 

In conclusione.

Il mercato mette a disposizione una incredibile quantità di prodotti, starà a noi scegliere le scarpe da palestra che più si addicono all’attività che andiamo a svolgere.

La scelta sicuramente più indicata sarebbe quella di avere più paia di scarpe a disposizione, per poterle cambiare a seconda delle necessità.